L’ESC 2009 si è svolto a Siracusa presso il salone de Palazzo Impellizzeri in Via Maestranza. Ortigia è stata, per ogni edizione del Campus, la cornice perfetta per l’organizzazione dell’evento e il feedback ricevuto ogni anno da parte di tutti i partecipanti è stato incredibilmente buono anche dal punto di vista della scelta della location. L’evento ha ormai affermato la sua importanza nel panorama didattico internazionale in Italia.
Durante la quarta edizione abbiamo avuto il piacere d’invitare grandissimi chitarristi che hanno accresciuto la lista degli ospiti: il chitarrista e didatta Richard Smith, il celebre Kee Marcello e lo shredder Paul Gilbert. Andrea Avena, come dal primo anno, è stato chiamato per tenere lezioni sulla teoria musicale.
L’edizione 2009 ha visto uno speciale e la copertina del celebre magazine italiano AXE Magazine.
Richard Smith, insegnante di chitarra jazz alla University of Southern California e vincitore più volte del Best Contemporary Jazz Guitar Album, fa il suo ingresso al Palazzo Impellizzeri imbracciando una James Tyler Studio Elite anno ’87 ormai dal body consunto, con la quale tiene una lezione sulla ritmica, in particolare il funk. Suonando una nota o un accordo, Richard fa sentire come le accentazioni binarie (ogni due note) e ternarie (ogni tre note) si possono combinare per un risultato molto vario e originale, creando dei gruppi di cinque o sette. L’esercizio va fatto naturalmente a metronomo per una padronanza eccezionale ed eseguito alternando la plettrata, anche cominciando dal colpo in levare del plettro, per un’assoluta indipendenza. Naturalmente è un esercizio che agli inizi può disorientare, ma serve semplicemente tempo all’orecchio e alla mano per abituarsi.
Passando all’armonia, Richard mostra dei rivolti di accordi di settima con la tecnica dei “voicing drop 3”: da un accordo in disposizione “stretta” (ovvero in cui le quattro voci dell’accordo sono vicine e impossibili da suonare poiché la diteggiatura è troppo larga) si ricava un rivolto in cui una nota delle quattro viene abbassata di ottava e permette una posizione più agevole per la mano sinistra. La nota che si abbassa può essere la tonica o un’altra, come la terza, da cui prende appunto il nome il drop 3.
Kee Marcello, musicista svedese sin da piccolo affascinato dal mondo della chitarra, ha subito influenze da Ritchie Blackmore e Carlos Santana fino a spostarsi ad autori più tecnici ed elaborati come Al DiMeola e John McLaughlin. La sua fama deriva certamente dalla militanza negli Europe, ma persiste nella sua carriera solista che vanta cinque album e decine di featuring.
Il famoso chitarrista mostra delle peculiarità tecniche non da poco con l’utilizzo di un tapping elaborato che combina l’uso di indice e medio su fraseggi che si spostano su più corde, cambiando dito proprio da una corda all’altra; l’esecuzione è spettacolare.
Tanta importanza è data anche alla pennata alternata, capace di dare una spinta in più alla velocità d’esecuzione, mentre una chicca del suo stile è l’uso di string skipping (passare da una corda all’altra evitando quella di mezzo) su scale neoclassicheggianti.
Paul Gilbert fa parte di quei guitar hero sorti negli anni ’80 che si discostano dal cliché dei chitarristi neoclassici e troppo legati all’aspetto tecnico. Esordisce con i Racer X e continua con i Mr. Big, supergruppo con Billy Sheehan, Pat Torpey ed Eric Martin dalle elevate abilità tecniche e musicali, fino a condurre una carriera solista di tutto rispetto, fondata su tecnica spettacolare e grande feeling.
Arriva sul palco dell’ESC con una Ibanez (da anni ne è endorser) PGM-FRM1 con la quale lascia tutti i partecipanti di stucco, ammaliati dalla velocità e l’originalità del playing del chitarrista statunitense. Dichiara di non prediligere tanto lo sweep picking quanto invece lo string skipping, con cui riesce a padroneggiare meglio il tempo e spaziare con una diteggiatura molto larga.
A proposito della plettrata alternata, consiglia una posizione ottimale del plettro, tra il pollice leggermente inclinato e la parte esterna dell’indice, di sbieco rispetto alla corda per un maggiore controllo.
Al termine delle lezioni, sono stati consegnati gli attestati ai partecipanti dagli stessi ospiti con la presenza di Andrea Quartarone, chitarrista e didatta siciliano, nonché organizzatore dell’ESC dal 2006.
Come ogni anno, anche in questa edizione è stata organizzata la IGJ (International Guitar Jam) con i tre artisti presenti che si è svolta a Siracusa in tre sezioni: ha iniziato Richard Smith con dei brani proposti dal suo album “The L.A. Chillharmonic” col supporto di Andrea Avena, successivamente è salito Kee Marcello sul palco per un’esibizione hard rock e per finire Paul Gilbert con brani originali e interpretazioni celebri, come Light My Fire. Non poteva mancare, dulcis in fundo, una jam blues a cui hanno partecipato tutti e tre i mostri a sei corde presenti all’edizione 2009. IGJ 2009